NO-DIG for Victory

NO-DIG for Victory

Seconda guerra mondiale. Regno Unito.
La campagna DIG FOR VICTORY segna uno degli esempi più illuminanti di come i governi possano indurre la popolazione all'autosufficienza.
“Dig for Victory” incoraggiava i cittadini a coltivare il proprio cibo nei giardini, parchi e terreni pubblici.  Poichè in quel momento a causa della guerra, la Gran Bretagna non riusciva più a importare abbastanza cibo
“Dig for Victory — Grow your own food” divenne il motto
Tutti: famiglie, scuole, comunità locali, i soldati in congedo, persino i bambini venivano coinvolti nelle scuole per imparare a coltivare.
La campagna divenne un simbolo di patriottismo e solidarietà nazionale: coltivare la terra era considerato un atto di guerra civile contro la fame e il nemico.   
Entro il 1943, oltre 1,4 milioni di orti domestici erano stati creati in tutta la Gran Bretagna.
Una parte significativa del fabbisogno alimentare veniva ormai prodotta internamente.
La popolazione imparò a essere più autosufficiente e attenta a non sprecare il cibo.

Oggi potremmo impugnare una bioforca e trasformare quel vecchio motto in 'NO DIG for Victory'
Con la stessa forza mentale di chi combatte, possiamo affrontare la nostra battaglia: quella per la vita dei suoli, delle relazioni ecologiche e sociali che tengono in equilibrio un ecosistema sano.
Dobbiamo ripartire dal basso, ispirati da un nuovo ideale di bioregionalismo: organizzare le nostre attività seguendo i confini ecologici, culturali e sociali dei luoghi che abitiamo.
E, soprattutto, riflettere su quali sistemi di consumo alimentiamo ogni giorno con le nostre scelte.
Come sempre la guerra è anche tra grandi e piccoli, tra corporazioni e contadini, tra profitto ed equilibrio naturale.
Allora imbracciamo la forca, la grelinette o la bioforca e andiamo in battaglia a coltivare il nostro cibo.
E se non avete un orto o un balcone, unitevi: cercate uno spazio comune, o affidatevi a piccoli agricoltori locali che si sono già incamminati a guidarci in questo nuovo corso.
Sarà solo l’inizio, ma la strada possibile per la vittoria.
NO DIG for VICTORY

"Seminare è un gesto politico e di libertà"

Marcilo Agro

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